Nel medioevo i monaci amanuensi scrivono (e decorano) i loro volumi a mano, sono artisti oltre che monaci.
Non ci sono griglie da seguire, ne limiti da non superare a causa dell’impaginazione.
Non esiste un volume uguale a un altro.
I manoscritti sono destinati a un èlite, non alle masse.
Negli anni ottanta/novanta i primi creativi digitali realizzano i loro siti in Flash, a parte qualche limite tecnico non ci sono barriere, se non la fantasia.
I siti sono tutti diversi, spesso di non facile comprensione, ma incredibilmente creativi e personali.
Non esiste un sito uguale a un altro.
I siti su misura, specialmente all’inizio, se li possono permettere solo un èlite di aziende.
A un certo punto Gutemberg cambia le carte in tavola, la stampa rende i testi fruibili a molte più persone, la lettura è diventata popolare.
I libri sono diventati anche molto più standardizzati, le esigenze tecniche hanno portato a un uniformarsi dei formati.
Ora sono anche più comprensibili essendosi stabilito un modello comune.
I libri sono diventati accessibili a molti solo dopo essere stati standardizzati.
La tecnologia digitale va avanti, Apple ripudia Flash, iniziano a comparire i primi sistemi per siti “prefatti” facilmente personalizzabili entro certi limiti.
Il sito web è diventato popolare; è diventato standardizzato.
Il logo aziendale è quasi sempre a sinistra, l’ultima voce del menu è “contatti” etc. etc.
I primi siti, i manoscritti erano totalmente incomprensibili ?
Tra di loro i monaci sicuramente si capivano, quasi sempre almeno.
Questo vuol dire che qualche regola già la avevano (per esempio scrivevano da sinistra a destra, per dirne una).
In totale assenza di regole comuni è impossibile comunicare.
Il livello di quelle regole però non era tale da permettere:
- Ne una produzione di massa, per motivi tecnici principalmente, la produzione di massa comporta sempre regole più rigide.
- Ne una comprensione di massa, a più persone parli più devi essere comprensibile, nonostante i vari livelli culturali e le varie differenze. Devi avere delle regole di progettazione, di design, che facilitino la comprensione.
Per cui, anche nelle versioni primordiali di un mezzo di comunicazione, i primi segni di regole ci sono già.
Ma giungono a maturazione solo dopo che il fenomeno diventa di massa.
A proposito, da quanto non leggete il manuale di un programma, o di un elettrodomestico, perché vi aspettate di capire come funziona solo usandolo?
La standardizzazione ha abbassato la qualità?
Al giorno d’oggi nessuno si sognerebbe di farsi fare un sito in Flash.
E nessuno si sognerebbe di farsi fare un sito troppo lontano dagli standard a cui siamo abituati.
Gli standard hanno reso i siti comprensibili alle masse, ai potenziali clienti, agli amici.
La standardizzazione, l’accordo comune su come dovrebbe essere qualcosa, ha fatto si che si avesse più comunicazione, più comprensione.
La creatività esiste ancora, seppur dentro le griglie.
La qualità è rimasta una caratteristica dei professionisti, come era anche prima.
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Mi è piaciuto molto ciò che hai scritto!!!
Grazie Ketty 🙂