L’oro dei servitori.

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Ci capita molto spesso di assistere a “corse all’oro” di varia natura.

Che cos’è una corsa all’oro?

Storicamente si tratta di movimenti enormi, di grandi masse di persone, alla ricerca più o meno disperata di successo, di riscatto, della possibilità di cambiare vita.

La Febbre dell’oro è stato il singolo fenomeno di immigrazione di massa in tutta la storia degli stati uniti.

Questi fenomeni hanno alcune caratteristiche ben specifiche:

  • Come abbiamo visto, sono movimenti di massa, l’oro non lo vanno a cercare in 5 o 10 persone, ma migliaia, decine di migliaia, se non più.
  • Si hanno pochi dati, spesso sbagliati o alternati da gruppi con interessi personali (se voglio vendervi un terreno in un paese lontanissimo e inospitale convincervi che c’è molto oro è un ottimo metodo, per esempio).
  • Appunto per i punti sopra spesso la cosa non viene vissuta in modo totalmente sensato o analitico. Anzi a volte si vive in modo quasi malato (si parla anche di “febbre” dell’oro).

Queste punti, a ben guardare, sono condivisi da molti schemi “diventa ricco facilmente” che vediamo spesso online.

E, a guardare meglio, anche da molte “mode”. C’è sempre qualcosa che tutti, tutte le altre aziende, stanno facendo, l’oro è la di sicuro!

Magari sì, magari di no.

Di sicuro ci stanno andando un mucchio di persone (il che spesso vuol dire un mucchio di concorrenza) quello è certo.

C’è un altro fatto interessante delle corse all’oro.

A parte i pochi fortunati “vincitori della lotteria” è un fenomeno che ha creato comunque molto ricchezza, in chi?

In chi “serviva” i cercatori d’oro. I commercianti, le banche, le locande etc.

Insomma, il vero oro è stato trovato non da chi si è buttato ciecamente in una ricerca febbrile di qualcosa che, in fondo in fondo, conosceva poco.

É stato trovato da chi ha saputo individuare un grandissima necessità e ha cercato di servirla nel migliore dei modi.

A volte si tende a vedere qualcosa di negativo in tutto ciò.

Ma non c’è niente di male nel “servire” grandi necessità.

All’enorme popolarità dei corsi online qualcuno ha risposto mettendosi a fare corsi pure lui.

E qualcuno ha creato una piattaforma digitale per pubblicare e ospitare i corsi più facilmente.

É un punto di vista diverso.


Ovviamente non c’è niente di male in nessuna delle due cose.

Ma se il motivo per cui ti metti a fare corsi online è “lo fanno tutti quelli che fanno soldi”, forse non stai partendo col piede giusto.

Stai guardando il dito, non la luna.

Se invece avessi osservato che “ci sono verificabilmente molte persone che cercano informazioni su questo argomento” sarebbe tutto un altro approccio. Perché avresti individuato una necessità da servire.

Più forte la necessità meglio è.

Liberamente ispirato dal video sottostante : )


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Andrea
Andrea
Gestisco e coordino progetti di comunicazione e marketing. Nel tempo libero faccio cose, vedo gente e condivido passioni e opinioni.

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